Se il pharma è uno dei gioielli del Made in Italy, resta una sfida riuscire ad attrarre investimenti dall’estero. Ecco perchè colpisce oggi vedere un colosso statunitense del settore puntare forte sull’Italia. Msd (multinazionale nota negli Stati Uniti e in Canada come Merck & Co) ha messo sul piatto un investimento di 200 milioni di dollari nell’arco di 10 anni mirato, fra l’altro, alla produzione di farmaci oncologici biotech nel nostro Paese.
La multinazionale con alle spalle 132 anni di storia, è presente in Italia dal 1956. Grazie alla partnership con BSP Pharmaceuticals Spa – una delle più importanti esponenti del comparto della produzione farmaceutica conto terzi per i farmaci antitumorali – Msd aumenterà in modo significativo i suoi investimenti in Italia nell’area oncologica.
Quello di oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato un incontro in cui è stata ribadita la solidità di rapporti tra Usa e Italia. Oltre al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e al collega della Salute, Orazio Schillaci, sono intervenuti il Chargé d’Affaires ad interim U. S. Embassy, Shawn Crowley, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme al chairman & Ceo di Merck & Co., Rob Davis, alla presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, Nicoletta Luppi e al presidente e Ceo di BSP Pharmaceuticals Spa, Aldo Braca.
L’accordo genererà un significativo valore aggiunto attraverso l’occupazione di circa 100 dipendenti da parte di BSP e un valore di circa 5 milioni di euro annui in attività satellite, sfruttando la fornitura di materiali da parte di aziende presenti nel Paese.
Così ne ha parlato Nicoletta Luppi:
“Msd punta sull’Italia. Due mesi fa il Governo italiano ha creato il ‘Tavolo per il settore Farmaceutico e Biomedicale’ con l’obiettivo di aumentare gli investimenti nel comparto delle Life Science nel nostro Paese, implementando un piano di politica industriale e accrescendo la capacità dell’Italia di attrarre investimenti. Siamo fermamente convinti che l’investimento annunciato oggi rappresenti la prima tangibile e concreta risposta da parte dell’industria farmaceutica alle richieste del nuovo Governo”.
Dal canto suo il ministro Urso, che domani sarà a Washington, ha espresso grande soddisfazione per l’intesa, ricordando che:
“Oggi in Italia vi è un quadro favorevole. Siamo un grande Paese produttore nel campo farmaceutico e biomedicale, vocato all’esportazione. Sappiamo che dobbiamo incentivare la ricerca e con Schillaci siamo d’accordo che in uno dei prossimi provvedimenti faremo un riordino relativo alle fondazioni attive per incentivare la ricerca e sostenere le startup”.
L’investimento di oggi ha al centro l’oncologia, settore trascurato in pandemia, argomento su cui si è espresso il ministro Schillaci:
“Credo che questo sia molto importante. Noi stiamo portando avanti i lavori presso il ministero della Salute per inserire nel fondo degli innovativi anche i farmaci cosiddetti a innovatività condizionata. Questo va nella direzione di rendere l’Italia più attrattiva per l’industria farmaceutica a vantaggio dei cittadini. Ma ha ragione Urso, è fondamentale investire nella ricerca. Gli investimenti fatti in ricerca ritornano in maniera vantaggiosa, quindi credo che questo argomento sia da privilegiare e mettere in prima linea nell’agenda politica”.
Una puntata, quella di Msd, che testimonia in modo concreto “come l’Italia sia un partner affidabile, riconosciuto anche a livello internazionale, per lo sviluppo di nuove opportunità legate al mondo della Ricerca e dello Sviluppo farmaceutico. Msd – ha ribadito Luppi – crede fortemente nella creazione di valore che il mondo delle Life Sciences, insieme al Sistema Paese, sono in grado di generare. L’orientamento all’innovazione, da affrontare con coraggio e immaginazione, deve essere perseguito anche all’interno del modello di business grazie a collaborazioni importanti, come quelle che stiamo annunciando oggi, guidati dall’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone in Italia e nel mondo”.
Partnership come quella annunciata oggi, possono “creare valore condiviso per il nostro Paese. L’industria farmaceutica – ha rivendicato Luppi – è un settore strategico che ha bisogno di un environment aperto all’innovazione e di una nuova governance capace di attrarre investimenti a lungo termine a beneficio dei pazienti, dei cittadini e dell’intero sistema Paese”.
Solo nel 2022 Msd ha investito 13,5 miliardi di dollari in attività di Ricerca & Sviluppo – circa il 26% del suo fatturato – attraverso l’impegno di oltre 19.200 ricercatori. Un impegno in R&S che ha portato, negli anni, a ben 6 Premi Nobel per la Medicina assegnati a ricercatori Msd, l’ultimo dei quali, nel 2015, a William C. Campbell per la scoperta dell’ivermectina, la molecola per la cura della cecità fluviale (oncocercosi).