Ieri, lunedì 26 settembre 2023, si è svolto presso il Policlinico di Bari, la prima struttura sanitaria in Italia collegata in banda ultralarga come parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’evento “Reti Ultraveloci per abilitare la Sanità Digitale”, che ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e operatori del settore.
Tra i partecipanti vi erano il Direttore Generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, l’Assessore alla Salute della Regione Puglia, Rocco Palese, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione, Alessio Butti, il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, l’Amministratore Delegato di Infratel Italia, Marco Bellezza, e Lorenzo Forina, Chief Commercial Officer di Vodafone Italia.
L’attivazione delle reti ultraveloci da parte di Vodafone Italia presso il Policlinico di Bari, che svolge un ruolo cruciale all’interno del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale ed è anche sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari, è stata parte integrante delle iniziative previste dal Piano Sanità Connessa. Questo piano, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3 “Reti ultraveloci e 5G”, è parte della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga ed è finanziato e promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, grazie ai fondi provenienti dal PNRR finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU. L’implementazione è gestita da Infratel Italia, con Vodafone Italia come aggiudicatario, in collaborazione con la Regione Puglia e la società regionale InnovaPuglia.
L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è garantire servizi di connettività a banda ultralarga alle strutture del servizio sanitario pubblico distribuite su tutto il territorio nazionale. Suddiviso in otto lotti, prevede un investimento totale di circa 315 milioni di euro. L’accesso a connessioni ad alta velocità consentirà alle strutture sanitarie di attivare una gamma di servizi digitali innovativi, promuovendo così la trasformazione dei servizi sanitari a vantaggio della società.