Già da diversi mesi il Governo era stato chiaro: le IA sono la tecnologia del futuro (e sempre più anche quella del presente) e l’Italia non può e non deve rimanere indietro.
Dalle parole ai fatti, pochi giorni fa è stato infatti firmato un nuovo protocollo di intesa tra il colosso americano delle intelligenze artificiali OpenAI e Cassa Deposito Prestiti (CDP) che mira a rafforzare l’ecosistema innovativo italiano proprio a partire dalle IA. È proprio a partire dall’innovazione che l’Italia punta a migliorare la produttività dei suoi lavoratori, stagnante ormai da decenni, e rinvigorire l’economia del Paese attraverso uno sviluppo armonico e sostenibile. In generale il tutto si colloca perfettamente all’interno del piano, già ventilato da Draghi, per aumentare la competitività nel settore dell’alta tecnologia, come la Silicon Valley dimostra uno dei più redditizi al mondo.
Nello specifico la partnership mira a promuovere lo sviluppo dell’ecosistema dell’AI, la commercializzazione e l’adozione di tecnologie AI all’avanguardia da parte di startup e aziende innovative italiane, coniugando le competenze di OpenAI e di CDP Venture Capital, attraverso il neocostituito “Fondo Artificial Intelligence”, guidato dal Responsabile Vincenzo Di Nicola, che effettuerà investimenti in startup negli ambiti dell’AI, della CyberSicurezza e delle Tecnologie Quantistiche. Per rendere più capillare la diffusione delle conoscenze e delle expertise di OpenAI e CDP questi due soggetti collaboreranno inoltre con diverse aziende e con un consorzio di Università in tutta Italia per lo sviluppo, di iniziative educative volte a incrementare l’alfabetizzazione sull’AI e programmi per rafforzare le competenze AI nei diversi ambiti di applicabilità, in linea con quanto già sviluppato tramite il Programma di Residenza di OpenAI, progettato per coltivare i futuri campioni locali dell’AI.
L’iniziativa è stata commentata così dal CEO di OpenAI, Brad Lightcap:

Mentre queste sono state le parole dell’amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital, Agostino Scornajenchi: