L’evento, aperto dal deputato del Movimento 5 Stelle Angelo Tofalo, è stato organizzato per mostrare gli attuali utilizzi, le immense possibilità, ma anche i rischi della tecnologia del momento e del futuro: l’intelligenza artificiale.
Il mondo muta in continuazione, la storia non si ferma mai: questo è un concetto che può apparire basilare, ma viene spesso dimenticato dai cittadini di un Occidente che troppo spesso commette l’errore di sentirsi “arrivato”. Ma le tecnologie al pari della storia progrediscono ed, anzi, in questo periodo più rapidamente che mai con una curva che sembra seguire una traiettoria simil-esponenziale.
Con il crescere delle tecnologie, ovviamente, non si possono chiudere gli occhi dinnanzi alle possibili criticità che potrebbero insorgere in futuro a causa delle stesse ed è proprio su questo che il workshop Ai risks mitigation – The European way”, presso il Circolo Ufficiali Forze Armate, a Roma, si è soffermato.
Se la Commissione Europea ha già preso atto di questo cambiamento ed ha affidato l’incarico ad un gruppo di tecnici di alto profilo di lavorare sulle linee guida per la mitigazione dei rischi connessi all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, queste avranno un ruolo fondamentale nella digitalizzazione della società e secondo Tofalo “è compito delle istituzioni fare squadra con le industrie e gli attori del processo di regolamentazione per normalizzare le normative tra i vari Paesi membri dell’Unione europea”.
Nello sviluppare tecnologie di questo tipo, infatti, interoperabilità, legalità ed ecosistema svolgono un ruolo basilare e le ultime due hanno un ruolo di primo piano anche parlando di diritti umani. E questi ultimi non possono certo essere trascurati in alcun caso dacché, come sappiamo, il progresso non ha molto senso se fine a se stesso o financo nocivo per la società.
I rischi maggiori che sono stati citati riguardano la sicurezza dei dati, il pregiudizio e la discriminazione degli algoritmi che andranno costantemente tenuti d’occhio, anche con una spesa non indifferente, per creare e mantenere aggiornato un regolamento che non transiga dinnanzi alle ingerenze che le ai potrebbero portare nel nostro futuro.