Si chiama Sprintaly, cioè Sprint più Italy. È un evento “unico nel suo genere. Si basa sulla co-creazione e la condivisione di idee, per risolvere sfide sociali, utilizzando metodologie di design innovative”.
I ragazzi di Sprintaly hanno le idee chiare.
“L’Italia vorrebbe destarsi” assicurano: “da sempre i giovani sono stati la fascia della popolazione che ha spinto il cambiamento grazie al loro ottimismo e spirito di iniziativa, dialogando e, a volte, sfidando le generazioni precedenti” nonostante “I fattori di crisi che sono sotto gli occhi di tutti gli italiani“. “Crisi però vuole dire anche opportunità, l’opportunità che si deve cogliere, per dare una svolta ad un sistema paese che troppo spesso rimane indietro su temi quali l’innovazione e il progresso digitale.”
La ricetta è ambiziosa e tutto sommato semplice, consiste nel mettere assieme innovazione sociale e imprenditoria, far dialogare le organizzazioni pubbliche e i giovani talenti. Il dialogo crea sempre un impatto positivo sui cittadini.
Il fine ultimo del progetto è creare una startup la condivisione in modalità “open-source” di prototipi di prodotti digitali scalabili, ideati da team eterogenei, che vogliono cambiare l’Italia in meglio.
Sprintaly è partita dal coinvolgimento delle Community Partner per capire quali fossero i temi più urgenti e importanti da affrontare, con una Survey inoltrata a più di 20.000 persone a cui hanno risposto quasi in 500. Le community coinvolte sono: Zwap, 333 Builders, Social Innovation Teams, SheTech, Lead The Future, SEIPlus, Aurora Fellows, Hi!Founders, Ncode, Global Shapers, Omnia Torino e Bocconi4Innovation.
Dai risultati del sondaggio si è scelto il tema: l’istruzione equa e di qualità, che sarà l’oggetto dell’evento di Marzo, in cui si incontreranno dal vivo 30 ragazzi per studiare, confrontarsi e progettare soluzioni riguardo il tema scelto per questa prima edizione. Il team dell’evento è composta da Iacopo Livia – Project Manager, Simone Blax – Creative Director, Simone Tabellini – Marketing, Andrea Bonazza – Operations, Giacomo Mantini – UX Research, Ludovica Rossi – Research, Vincenzo Bellisario – Partnership. I partner tecnici sono Startup Checklist, Fightbean, Connecting Talents, Visionary, C21. Centro per la Ricerca sull’innovazione economica e sociale.
La linea guida è lo sviluppo sostenibile, con i 17 obiettivi e gli SDGs dell l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che guarda alle future generazioni e all’equilibrio dell’ecosistema. La linea guida dell’evento coincide con l’obiettivo 4 dell’Agenda ONU, la “Quality Education”, ovvero “Garantire un’istruzione inclusiva, equa e di qualità e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”.
“L’evento durerà 3 giorni” raccontano gli organizzatori, “utilizzeremo processi di co-progettazione ispirati al design sprint ma personalizzato in base alla creazione di soluzioni ad impatto sociale. Abbiamo selezionato 30 giovani talenti con skill eterogenee tra cui designers, developers, umanisti, startupper, che in comune hanno la voglia di cambiare in meglio la propria comunità e il proprio paese. Ci confronteremo su una sfida tra le tante possibili nel campo dell’Education, un problema importante e urgente cui dare risposte attraverso una soluzione digitale, innovativa e scalabile”. Inoltre “Sprintaly Education 2023 è la prima tappa del nostro progetto che si svilupperà in Italia in presenza ed on line“.
Sprintaly coinvolge giovani talenti che vogliono fare qualcosa di concreto per cambiare l’Italia progettando soluzioni innovative e digitali e competenze per organizzare l’evento
Nello staff ci sono i facilitatori di Team, le persone che si occupano di agevolare la collaborazione tra i partecipanti e favorire la comunicazione tra i diversi team, i facilitatori tecnici, che supporteranno l’avanzamento del lavoro all’interno della propria area funzionale grazie alle loro competenze tecniche, e i mentori, che agiranno trasversalmente alle diverse aree du lavoro e saranno responsabili del coordinamento globale del progetto.
La tre giorni di Sprintaly si svolge all’interno della Cascina Caccia, un casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terra, fattoria e orto, vicino a Chivasso, in provincia di Torino. La scelta della location non è casuale, la cascina Caccia è una struttura espropriata alle mafie e gestita oggi da Acmos e Libera.
L’agenda dell’evento prevede l’analisi del tema-problema individuato, con ricerche di mercato e con l’aiuto di esperti del settore e l’individuazione di possibili soluzioni e la creazione di un prototipo funzionante da poter validare attraverso sessioni di formazione su Nocode, Tecnologie Emergenti e Design.
L’evento si conclude con una “live streaming” finale per presentare i prototipi, iniziando a raccogliere feedback dai cittadini e dagli stakeholders per migliorare la soluzione proposta.
Una volta terminato l’evento i team verranno supportati nella realizzazione del proprio progetto, attraverso proporsi di pre-incubazione e incubazione forniti da Startup Checklist, lo strumento open e gratuito pensato per validare un’idea online utilizzato oggi da più di 300 aspiranti imprenditori, e di accelerazione offerto dai partner dell’evento. per avere un supporto di mentoring completo.
A Chivasso, il 24/26 marzo: 3 giorni, 30 talenti, 1 sfida per l’Italia.