A Ponte San Pietro, nella provincia di Bergamo, è stato inaugurato il primo supercomputer Nvidia dedicato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia. Dopo essere stato venduto in centinaia di migliaia di unità ai giganti americani come OpenAI, Microsoft e Meta, questa rivoluzionaria macchina tecnologica è arrivata anche nel nostro Paese. Ad aggiudicarsela è stata Fastweb, che ha immediatamente messo in funzione il supercomputer per sviluppare un modello di intelligenza artificiale generativa nativo in italiano.
Così ne ha parlato l’amministratore delegato Walter Renna a Sky TG24:
“L’obiettivo è creare servizi verticali di intelligenza artificiale generativa. Pensiamo ai chatbot, che potrebbero rivelarsi estremamente utili per il contatto diretto con i servizi sanitari o per l’accesso ai servizi bancari.”
Il modello, un GPT addestrato con dati di alta qualità forniti da editori italiani come Mondadori e Bignami e da fonti istituzionali quali Istat e la Gazzetta Ufficiale, è basato sull’equivalente di 11 milioni di libri. Le 248 schede grafiche presenti nei 31 nodi Dgx-H100 del supercomputer sono capaci di elaborare un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, e in pochi mesi hanno addestrato un chatbot chiamato Miia. Questo modello linguistico sarà messo a disposizione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni italiane che gestiscono dati preziosi e sensibili, senza doverli trasferire ai giganti tecnologici americani, come avviene con i principali servizi di intelligenza artificiale generativa. Fastweb garantisce la massima tutela dei dati a Ponte San Pietro, che rimangono di proprietà dei clienti, e non sono previsti servizi per il pubblico retail. L’investimento, sebbene non sia stato rivelato, supera sicuramente i 10 milioni di euro, principalmente impiegati per l’acquisto dei costosissimi moduli Nvidia H100, che sono quasi introvabili sul mercato se non con lunghi tempi di attesa per la consegna. Questo è il motore che ha permesso a Nvidia di diventare in pochi mesi una delle società più ricche al mondo. Il supercomputer di Fastweb sarà operativo entro la fine dell’anno e potrà contribuire alla rincorsa tecnologica dell’Italia, dove attualmente solo il 5% delle imprese medio-grandi utilizza servizi di intelligenza artificiale.