Il settore non profit, noto anche come Terzo Settore, comprende organizzazioni e enti senza scopo di lucro che operano per il bene della collettività, promuovendo soluzioni sostenibili, eque ed efficienti. Tra queste rientrano associazioni di promozione sociale o culturale, cooperative sociali, associazioni sportive dilettantistiche, organizzazioni di volontariato e fondazioni.
Il non profit risponde ai bisogni della società, spingendo anche cittadini, istituzioni e imprese a collaborare per il cambiamento e il miglioramento della comunità e del territorio. Monitorare lo stato di salute di questo settore è fondamentale, e i dati Istat rappresentano uno strumento utile per comprenderne l’evoluzione.
Secondo il Censimento Permanente delle istituzioni non profit, al 31 dicembre 2022 in Italia erano attive 360.061 organizzazioni non profit, un numero leggermente inferiore rispetto alle rilevazioni precedenti. Complessivamente, il settore impiega 919.431 dipendenti. Grazie a un sistema di aggiornamento continuo basato su diverse fonti amministrative, ogni tre anni viene effettuata una rilevazione campionaria per approfondire specifici aspetti del settore. La prossima indagine, relativa al 2024, sarà avviata nel 2025.
Nel periodo 2021-2022, sebbene il numero di organizzazioni sia diminuito dello 0,2%, il numero di dipendenti è cresciuto del 2,9%. Le associazioni, che costituiscono l’85% del totale (306.408 enti), coprono il 18,1% dell’occupazione totale con 171.281 dipendenti. Tuttavia, il vero pilastro occupazionale del settore è rappresentato dalle cooperative sociali, che, pur costituendo solo il 4,1% delle organizzazioni, impiegano il 53,5% dei lavoratori (491.297 persone).
Negli ultimi dieci anni, il Sud Italia ha registrato un incremento significativo di organizzazioni non profit (+12%). Sono cresciuti settori come la filantropia e promozione del volontariato (+7,4%), le attività ricreative e di socializzazione (+5,2%), la tutela dei diritti e attività politica (+1,6%) e lo sport (+0,6%). Al contrario, i settori legati alla religione (-6,8%) e all’istruzione e ricerca (-4,2%) hanno subito un calo.
A livello territoriale, le regioni con la maggiore crescita sono Campania (+3,7%), Calabria (+3,3%) e Sicilia (+2,3%). Al contrario, si registrano riduzioni significative nella provincia autonoma di Bolzano (-7,2%), in Molise (-6,1%) e in Basilicata (-3,4%). Nonostante ciò, il 50% delle organizzazioni è concentrato principalmente nel Nord Italia.
La capacità del settore non profit di creare occupazione continua a crescere. Nel 2022, il 3,9% delle organizzazioni, pur rappresentando una minoranza, impiega il 87% della forza lavoro complessiva. Proprio queste realtà più strutturate hanno registrato un incremento del personale pari al 3,2% rispetto all’anno precedente.
L’innovazione sociale assume un ruolo sempre più strategico: nel 2021 circa l’8,3% delle organizzazioni non profit, quasi 30.000 enti, ha avviato progetti innovativi. Tra le organizzazioni innovatrici, il 50,8% ha collaborato con enti pubblici o privati, apportando cambiamenti significativi nei processi interni e coinvolgendo attivamente i beneficiari.