La Campania è la terza regione per numero di startup ed è la regione con più richieste per il fondo del PNRR dedicato alle imprese innovative: che questo sia l’inizio per la rinascenza di una regione che ha affrontato molte difficoltà?
Di seguito riportiamo alcuni estratti dall’intervista a Valeria Fascione, assessore regionale campano alla Ricerca e Innovazione, a durante l’evento dell’8 luglio ‘L’innovazione oltre la ripresa. Gli scenari della Campania al tempo del Pnrr’:
“Le start up hanno una duplice valenza: danno un’opportunità ai nostri ragazzi e aiutano il territorio e questa è una funzione molto importante. Si può infatti ritenere un merito delle nostre università se i fondatori di startup in Italia sono mediamente così giovani.
Non solo abbiamo aiutato le start up finanziandole (con 50 milioni di euro ndr), ma anche affiancandole nell’internazionalizzazione, nel networking, nei progetti di ricerca. Tutte le nostre linee di finanziamento inoltre hanno premialità per le start up perché non c’è bisogno solo di farle nascere ma di farle crescere anche perché costituiscono un elemento che accelera i processi di innovazione delle grandi imprese e delle Pmi: quando si mette una start up a contatto con una Pmi o con una grande impresa, questi che sono soggetti un po’ più lenti nella loro reattività, accelerano i processi di innovazione e innovazione vuol dire competitività che significa più addetti, più fatturato, più Pil.
Inoltre la grande richiesta per le risorse del PNRR rappresenta un buon posizionamento e la dinamicità del territorio, ma la sfida su cui siamo tutti concentrati è, ovviamente, la realizzazione degli interventi”.