Il 90% delle iniziative digitali europee riconosce la sostenibilità come un tema rilevante, ma con un focus prevalente sugli aspetti sociali e di governance, mentre quelli ambientali restano spesso in secondo piano. In Italia, l’84% delle grandi aziende investe sia in digitale che in sostenibilità, ma solo il 34% integra le due dimensioni in modo strategico. Le PMI faticano ancora di più: solo l’8% utilizza il digitale per obiettivi sostenibili. Questa è la fotografia scattata dall’Osservatorio Digital & Sustainable della School of Management del Politecnico di Milano, che analizza il legame tra innovazione digitale e sostenibilità nel contesto imprenditoriale italiano ed europeo.

L’Unione Europea da anni promuove la doppia transizione verde e digitale, ma la convergenza tra i due ambiti è ancora limitata. Secondo il rapporto, la Commissione UE ha avviato 92 iniziative su questi temi, di cui il 59% di natura legislativa. Tuttavia, solo il 13% delle misure per la sostenibilità integra il digitale come elemento chiave. Al contrario, il 90% delle strategie digitali riconosce l’importanza della sostenibilità, ma senza una chiara centralità degli aspetti ambientali.

Nel 2024 l’attenzione normativa su questi temi ha raggiunto il picco dell’ultimo decennio, con 24 nuove iniziative varate. Un numero destinato a crescere, anche alla luce della Bussola per la Competitività UE, il piano programmatico presentato dalla Commissione a gennaio, che pone digitale e sostenibilità tra le priorità strategiche.

Guardando all’Italia, emerge una forte propensione all’investimento, ma con scarse sinergie tra digitale e sostenibilità. Tra le grandi aziende, solo il 34% sfrutta il digitale per obiettivi sostenibili, mentre appena il 22% adatta la propria strategia digitale alle linee guida della sostenibilità. Sul fronte organizzativo, il 98% dispone di un responsabile IT e l’83% di un responsabile della sostenibilità, ma solo il 10% ha introdotto la figura del Digital Sustainability Officer, un ruolo chiave per integrare le due dimensioni.

Nelle PMI, il divario è ancora più evidente: solo il 31% investe in modo significativo sia in digitale che in sostenibilità, mentre il 35% è poco attivo su entrambi i fronti. L’integrazione tra i due ambiti è ancora più rara: solo l’8% utilizza il digitale per la sostenibilità e appena il 6% segue linee guida sostenibili per la digitalizzazione. Inoltre, il 67% delle PMI non ha un referente per il digitale, e il 63% non prevede un responsabile della sostenibilità, segno di un ritardo strutturale e culturale.

Secondo Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio Digital & Sustainable, è urgente un processo di sensibilizzazione e formazione sulle opportunità che il digitale può offrire per la sostenibilità, soprattutto per le PMI. “La dimensione aziendale influisce in modo significativo non solo sulla capacità di investimento, ma anche sulla consapevolezza di questi temi. La scarsa conoscenza dei benefici e dei rischi legati all’integrazione tra digitale e sostenibilità rappresenta una barriera rilevante”, sottolinea Pontiggia.