ENI, pur essendo un patrimonio inestimabile a livello nazionale ed europeo per quanto concerne l’ambito dell’energia, non ha mai brillato a livello di sostenibilità ambientale, ma, con i tempi che cambiano ed una sensibilità sempre più sviluppata dei cittadini e dei governi sul tema, ha messo in atto una serie di misure per ridurre il suo impatto ambientale senza perdere competitività.
Tra queste un ruolo di primo piano è senz’altro ricoperto da Joule, la scuola di Eni per l’impresa, la cui sede principale si trova nel quartiere Ostiense di Roma. Un incubatore per startup che abbiano come primi obiettivi la decarbonizzazione, la sostenibilità green, l’impatto sociale, economico e ambientale provocato dai processi di innovazione.
Ovviamente il denaro, l’ispirazione e la buona volontà non bastano per cambiare il mondo, senza un team di esperti è difficile pensare che una startup per quanto intrigante possa riuscire a fare la differenza ed è per questo che ENI ha messo a disposizione una Community di mentor, colleghi, una contaminazione virtuosa dei saperi, per accompagnare l’evoluzione imprenditoriale, accelerandola al momento giusto.
Per rendere effettivi i progressi delle varie startup sono state fondate più articolazioni tra incubatori e call a cui le giovani aziende possono essere indirizzate:
- ZERO, l’acceleratore italiano Cleantech della rete Nazionale Cassa Depositi e prestiti
- Basilicata Pitch2Pitch, una Call4Innovation ideata e sostenuta da Eni attraverso Joule
- Faros, l’acceleratore italiano della Rete Nazionale CDP dedicato al settore dell’innovazione portuale e della blue economy
- VeniSIA, l’acceleratore di innovazione per la sostenibilità, con sede a Venezia
- Switch2Product, il programma di innovazione organizzato da PoliHub, Technology Transfer Office del Politecnico di Milano e Officine Innovazione di Deloitte
A questi programmi e call Joule contribuisce, offrendo importanti consulenze sulle expertise verticali per la misurazione analitica e oggettiva dell’impatto ambientale, economico e sociale dell’innovazione.
Infine, conclusa un’eventuale accelerazione, che peraltro non si prefissa alcuna data di scadenza, c’è la possibilità che nascano collaborazioni anche importanti con ENI ed i suoi partner, attraverso sperimentazioni in linea con gli obiettivi condivisi di sostenibilità ambientale e decarbonizzazione.