Conoscere, apprendere e formare. In questa successione prende forma il messaggio del primo festival sulla formazione di Modena, il Learning More Festival conclusosi ieri. Viene in mente Nelson Mandela quando disse che l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo a disposizione per cambiare il mondo in cui viviamo. Per estensione la formazione può essere davvero, finalmente, la leva strategica per lo sviluppo del paese, civile, economico, democratico: la formazione è un fattore abilitante per la partecipazione. Dal livello di istruzione dipende il livello di fiducia nelle comunità e la partecipazione alla cosa pubblica e la cura dei beni comuni. Non stupisce che l’Europa punti forte sull’istruzione e sulla formazione, intesa come processo: formare è informare e trasformare. In questa ottica, come sostengono gli organizzatori del festival, l’apprendimento è una scienza e l’educazione è una opportunità.
Il Learning More festival è una tre giorni dedicata alla centralità del Long Life Learning e agli strumenti per imparare ad imparare e continuare a imparare per tutta la vita, un laboratorio dinamico di idee per un argomento che è multidisciplinare per definizione. Le scienze dell’apprendimento sono l’intersezione naturale delle scienze umane e delle scienze cognitive, sempre più contaminate dalla nuova tecnologia e dai nuovi media, negli ambiti più diversi: la scuola, il mondo del lavoro, l’attualità, l’ambiente, le nuove frontiere della tecnologia e dei media.
“L’apprendimento è la scienza del nostro tempo. Il festival nasce per dare una testimonianza di tutto questo e offrire a tutti una bussola per orientarsi in questo grande mare aperto” tutto da esplorare e da disegnare. Può essere anche la professione del futuro, vista l’importanza sempre maggiore della conoscenza, dell’apprendimento, della formazione nell’economia del dato e nel mondo del web che c’è e che verrà.
L’Ed-tech potrebbe confermarsi uno dei settori più interessanti per nuove start up e iniziative imprenditoriali. La European Ed-tech Alliance raccoglie e rappresenta a livello europeo le associazioni che, in ciascuna nazione, danno voce agli ecosistemi dell’education technology degli stati europei. In Italia la EEA è rappresentata da Ed-tech Italia, un network di startup, scaleup, aziende e istituzioni che innovano ne settore dell’informazione e dell’educazione.
Una curiosità dal festival modenese: Il mondo della scuola e del learning in genere guarda non da oggi con grande attenzione al web 3.0. Il metaverso, o meglio “l’Eduverso”, dipende ora non solo dagli strumenti che danno accesso alle esperienze immersive, ma anche da come le nuove metodologie incideranno sui processi di apprendimento. Come sempre l’innovazione è un fatto culturale prima che tecnologico.