L’Italia si prepara a giocare un ruolo di primo piano alla COP30 di Belém, in Brasile, che si terrà dal 10 al 21 novembre 2025, attraverso la realizzazione di un Padiglione innovativo, capace di coniugare architettura, tecnologia e sostenibilità. Promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il progetto sarà una piattaforma di confronto internazionale sulla transizione ecologica, dando voce all’impegno italiano nella lotta al cambiamento climatico.
Il Padiglione sarà articolato in due aree interconnesse, pensate per riflettere i temi centrali della Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite. La prima, “Made for Our Future”, sarà situata nella Zona Blu, il cuore politico della COP, e ospiterà incontri istituzionali e tematici volti a promuovere il contributo dell’Italia nello sviluppo di tecnologie pulite, economia circolare e cooperazione multilaterale.
Accanto a questa area istituzionale, prenderà vita “AquaPraça”, un’installazione ideata dall’architetto Carlo Ratti, già presentata alla Biennale di Architettura di Venezia 2025. Questo spazio evocativo fungerà da simbolo dell’impegno italiano per l’azione climatica, mettendo in relazione arte, tecnologia e sostenibilità. Attraverso un’esperienza immersiva, AquaPraça affronterà temi fondamentali come gestione sostenibile dell’acqua, resilienza ambientale e innovazione, ponendo l’acqua al centro del dibattito sul futuro del pianeta.
In preparazione all’evento, è stata aperta una manifestazione di interesse per le imprese italiane attive nel settore della sostenibilità. Le aziende interessate a contribuire al Padiglione Italia, attraverso proposte progettuali, tecnologiche o finanziarie, potranno candidarsi entro il 18 aprile 2025. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per il sistema produttivo nazionale di ottenere visibilità internazionale in un contesto strategico per le politiche climatiche globali.
Con questo progetto, l’Italia punta a rafforzare la propria posizione nelle grandi conferenze internazionali sul clima, presentandosi non solo come attore istituzionale, ma anche come modello di innovazione ambientale e sostenibilità sociale ed economica. Il Padiglione Italia diventerà un luogo di dialogo tra governi, imprese, ricercatori e società civile, dimostrando come la transizione ecologica possa essere una leva di sviluppo per il futuro.