Sebbene il Metaverso sia ancora nelle prime fasi del suo sviluppo, è già possibile vedere il suo potenziale in alcuni settori. Questa nuova tecnologia, su cui tante multinazionali stanno scommettendo, può aprire a nuovi mercati e modelli di business, sempre però che ci siano alla base le giuste competenze e conoscenze digitali. Tra le società che spingono maggiormente su questo fronte c’è Meta – il gruppo di Mark Zuckerberg che controlla, tra gli altri Facebook e Instagram –, che ha appena presentato uno studio sul potenziale impatto economico del Metaverso in Italia e in Europa.
Secondo il report – intitolato Il Metaverso e l’opportunità per l’Unione Europea – sviluppare questa nuova tecnologia potrebbe portare al nostro Paese benefici compresi tra i 28 e i 52 miliardi di euro entro il 2035. Serve, però, aumentare sensibilmente il livello di digitalizzazione degli italiani e le loro competenze e digitali.
Infatti, pur essendo la terza economia dell’Unione Europea, l’Italia presenta un livello di digitalizzazione basso rispetto agli altri Stati membri ed è al 25° posto tra gli Stati membri dell’Ue per competenze digitali delle persone. Meno della metà della popolazione del nostro paese possiede, infatti, competenze di base, e la percentuale di laureati specializzati in ICT è la più bassa dell’Unione europea, pari all’1,4%.
Da questo punto di vista si è già mosso il Governo italiano che ha annunciato una Strategia nazionale per accrescere le competenze digitali, con ambiziosi traguardi nell’ambito dell’istruzione, delle competenze specialistiche e dell’e-government per raggiungere gli obiettivi del Decennio digitale dell’UE.
Il tasso di adozione dell’IoT (Internet of Things) da parte delle imprese italiane è stato superiore a quello dell’UE, e la VR ha registrato in Italia livelli di adozione simili al resto dell’UE. Questo nonostante il rating dell’Italia per preparazione al digitale e l’ambiente imprenditoriale siano inferiori rispetto alla media dell’Unione Europea, e il supporto dell’ecosistema nazionale sia ancora in fase di sviluppo.
Nello studio si evidenziano inoltre molteplici segnali di adozione delle tecnologie del Metaverso in Italia. Ad esempio, la Pubblica amministrazione si sta digitalizzando attraverso il Piano di rilancio e resilienza, con uno stanziamento di 6,1 miliardi di euro. Questo sta portando a cambiamenti che saranno decisivi per il successo del Metaverso in Italia, come l’introduzione di un ambiente cloud per la P.A., il miglioramento degli standard di interoperabilità dei dati e il rafforzamento del monitoraggio e della gestione delle minacce informatiche nell’ecosistema digitale nazionale.
Oltre all’Italia, il report ha anche esaminato le opportunità economiche offerte dal Metaverso in tutta l’Unione europea. La ricerca dimostra che l’UE ha tassi relativamente elevati rispetto all’adozione di tecnologie come la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale da parte delle imprese, e ha già solide basi digitali nel quadro della visione del decennio digitale della Commissione europea.
Le esperienze legate al Metaverso sono già in fase di realizzazione in tutti gli Stati membri, e permettono di creare valore in una vasta gamma di settori: i retailer dell’Ue stanno già studiando come connettersi con i consumatori in questo nuovo mondo digitale. Secondo l’indagine, uno sviluppo continuo ed efficace del Metaverso potrebbe generare tra i 259 e i 489 miliardi di euro all’anno per il Pil dell’UE entro il 2035.