Giunto alla seconda edizione, il festival è Organizzato dalla Fondazione Rubes Triva, insieme all’Università Carlo Bo e in sinergia con l’Inail, si svolgerà dal 21 al 23 giugno 2023 con il tema del benessere organizzativo al centro del dibattito.
E’ stato presentato a Bruxelles da Franco Bettoni, presso la sede del Parlamento europeo, il Festival internazionale della salute e sicurezza sul lavoro, che si propone come luogo di confronto in ambito continentale per la promozione della salute nei luoghi di lavoro, mettendo al centro del dibattito il tema della buona organizzazione, quale condizione determinante per il benessere dei lavoratori.
Questo il suo intervento:
“Iniziative come questa sono importanti per diffondere la cultura della prevenzione, che va costruita iniziando dai banchi di scuola e poi conservata e interiorizzata con adeguati interventi di informazione e formazione continua, percorso educativo indispensabile per il miglioramento delle competenze dei lavoratori”. A questo proposito, il presidente dell’Inail ha ricordato il recente bando con cui l’Istituto mette a disposizione quasi 14 milioni di euro per il finanziamento di interventi formativi e aggiornamenti tematici destinati ai lavoratori e ai loro rappresentanti per la sicurezza. Tra i temi oggetto della formazione rientrano “l’analisi dei quasi incidenti, la riorganizzazione dei processi produttivi legata alla trasformazione digitale, la conoscenza e gestione dei nuovi dispositivi e delle tecnologie digitali abilitanti, e l’analisi dei rischi psicosociali”.
Tra i punti salienti di questa manifestazione non potrà mancare il preoccupante aumento delle denunce di infortunio rispetto all’anno precedente e delle malattie professionali che richiederanno “un grande sforzo collettivo, tra forze sociali e istituzionali, per garantire la tutela di lavoratrici e lavoratori e il reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati”. Bettoni ha poi aggiunto:
“La sicurezza non è un costo ma un investimento, fattore di successo per le imprese in termini di competitività e produttività che per le lavoratrici e i lavoratori si traduce in benessere organizzativo, che deve tenere conto dei cambiamenti del mondo, a partire dall’utilizzo delle nuove tecnologie e della tutela dei lavoratori fragili”.
Ci sarà poi anche lo spazio per confrontare le diverse normative e realtà degli Stati membri dell’Ue, approfondendo, con particolare riferimento all’innovazione digitale, i rischi psicosociali e la frammentazione del ciclo produttivo, per giungere alla presentazione commentata della Carta di Urbino, documento d’intenti per la promozione del benessere dei lavoratori nei luoghi di lavoro, con indicazione delle relative modalità attuative e dei riferimenti normativi a livello internazionale.