La ricerca “Fraternità e sostenibilità”, presentata in occasione del World meeting on human fraternity, ha esplorato la diffusione di concetti chiave legati alla sostenibilità all’interno della popolazione italiana. È stato osservato un notevole aumento nella comprensione del significato della parola “sostenibilità” tra il 2011 e il 2023, passando dal 7% al 39%.
Quando si tratta di priorità in ambito di sostenibilità, gli italiani sembrano orientarsi verso quella sociale (37%), seguita da quella ambientale (34%) ed economica (29%). Gli intervistati vedono criticamente le disuguaglianze generazionali, territoriali, di genere e retributive, e si sottolinea l’importanza dell’impegno individuale per raggiungere la sostenibilità.
Tuttavia, l’indagine Ipsos indica che la maggior parte delle persone ritiene che il raggiungimento degli Obiettivi al 2030 sia principalmente responsabilità del settore pubblico e delle aziende, sottolineando l’importanza dell’azione collettiva.
La ricerca ha anche evidenziato la difficoltà del pubblico nel distinguere aziende sostenibili da quelle non sostenibili. Nonostante un progressivo miglioramento, molti italiani trovano ancora complesso comprendere le politiche green di un’azienda. Si rileva che molte aziende puntano più sulla narrazione sostenibile che sugli impegni concreti, evidenziando una lacuna significativa tra comunicazione e azioni sostenibili.
Pagnoncelli sottolinea l’importanza dell’impegno individuale e collettivo, e incoraggia a seguire un’idea di “fratellanza universale”, in linea con le parole di Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato si'”. La fraternità è interpretata come comportamenti e azioni condivise da parte del 39% degli intervistati, mentre il 55% la considera un concetto laico e universale.